CONTINUA L’ATTACCO DELLE LOBBY ALLE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI PER BLOCCARE LE MODIFICHE ALLA LEGGE SULLA CLASS ACTION
“IL GIORNALE” VUOLE I BILANCI E MINACCIA I PRESIDENTI PERCHÈ USANO IL TITOLO DI PROFESSORE PUR AVENDO LASCIATO L’INSEGNAMENTO DA MOLTI ANNI
NEL 2011 CI PROVARONO E FURONO CONDANNSTI PER DIFFAMAZIONE: ECCO L’ARTICOLO DIFFAMATORIO DI ALLORA, ADESSO ATTENDISMO IL PROSSIMO
Direttore de Il Giornale
Alessandro SALLUSTI
segreteria@ilgiornale.it
Roma, 27.11.2018
Gentile Direttore,
la informo che poco fa sono stato contattato dal vostro giornalista Angelo Allegri il quale, anziché chiedermi dell’attività del Codacons e dei successi da noi ottenuti in favore dei cittadini, ha posto tre domande:
1) perché la nostra associazione non gli forniva il bilancio. A tale richiesta ho risposto che non avremmo fornito tale documento considerato che nel 2011 Il Giornale ha inventato una serie di balle contro il Codacons, condannate in Tribunale in quanto false e diffamatorie, e che in ogni caso presso il Mise era possibile ottenere copia di tutti i bilanci delle associazioni iscritte al Cncu;
2) perché mi autodefinivo “professore”, con annessa minaccia esplicita “le consiglio di non chiamarsi professore, non può farlo”. Ebbene, non compete certo ad un giornalista, né al suo giornale, decidere i titoli che il sottoscritto può utilizzare. Ho ricordato infatti ad Allegri che circa 30 anni fa ho subito un provvedimento disciplinare per l’uso del termine “Prof” e sono stato completamente assolto dall’Ordine degli avvocati, in considerazione della mia attività di docente alle scuole superiori e all’università nella cattedra di storia del diritto romano e diritto scolastico italiano e straniero. Il vostro giornalista, come replica, ha sostenuto che era molto strano non mi ricordassi quando, 30 anni fa, avessi smesso di insegnare all’università;
3) perché tramite l’associazione Adiscor tutelassimo le aziende. Qui ho spiegato che del Codacons fa parte anche Comitas, associazione dedita esclusivamente alla tutela proprio delle piccole e medie imprese, per il concetto che l’impresa virtuosa è un vantaggio enorme per il consumatore.
Dal momento che il comportamento del vostro giornalista prelude ai soliti tentativi “fuffa” di fare scoop sulle associazioni dei consumatori sfruttando la notorietà del Codacons, ho decido di avvisarla di quanto avvenuto, e mi permetto di allegarle l’articolo pubblicato nel 2011 da “Il Giornale” che, con grande dispiacere considerato il rispetto che nutriamo per il vostro lavoro, ci ha costretti ad una azione in tribunale conclusasi con la nostra piena vittoria.
I miei migliori saluti
Avv. Prof. Carlo Rienzi