Tutti cercano scorciatoie per guadagnare ma alla fine a guadagnare sono i truffatori che approfittano e fanno leva sull’ingenuità della gente.
I diamanti : cristalli di carbonio, questi sono l’oggetto del grande bleff che ha intrappolato tanti italiani tra cui anche una quarantina d’umbri.
La finanza ha smascherato cinque grandi banche italiane e due società venditrici, la Intermarket Diamond Business (Idb, fallita) e la Diamond Private Investment (Dpi), che secondo l’inchiesta delle fiamme gialle avrebbero ingannato i risparmiatori gonfiando il costo dei diamanti col supporto degli istituti di credito, non solo intermediari ma a conoscenza del raggiro.
Il gioco era semplice, si faceva credere agli incauti acquirenti che il valore dei diamanti era molto elevato ed invece era al di sotto del valore dichiarato.
Alla fine insomma ci guadagnavano tutti, le banche, gli intermediari e l’ideatori della truffa tranne ovviamente gli avventati clienti.
Il Codacons intende tutelare tutti i risparmiatori coinvolti in questa vicenda, che hanno il diritto di vedersi restituite le somme investite:
– il Codacons assisterà tutti i risparmiatori che si vorranno costituire parte civile nel procedimento penale, al momento del rinvio a giudizio degli indagati da parte del tribunale di milano. con la costituzione di parte civile i risparmiatori truffati potranno chiedere ai responsabili dei reati il risarcimento dei danni subiti: sia come danno patrimoniale dovuto alla perdita del valore dell’investimento, sia come danno morale subito a causa della truffa, sia come mancato rendimento medio dei titoli non fruito.
– inoltre, il Codacons sta preparando un tavolo di conciliazione a livello civile con le banche coinvolte nella truffa, affinché queste restituiscano i soldi investiti. al di là dei reati su cui la magistratura dovrà indagare, infatti, le banche hanno violato comunque la normativa in tema di investimenti e per questo devono restituire quanto perso con l’acquisto dei diamanti.
Per riavere indietro qualcosa entro l’8 marzo 2019 chiunque abbia acquistato diamanti tramite la filiale italiana della Idb deve inviare formale istanza, ai sensi dell’art. 87 bis legge fallimentare, allegando a questa tutta la documentazione che dimostri la proprietà dei diamanti (contratto, ecc..).
Fonte: Quotidiano Dell’Umbria, TerniToday, Codacons Nazionale